Storia

La Sagra dei S’cioss non conosce stanchezza, sempre attesa con ansia dai numerosi estimatori del Triveneto.

Per tracciare la storia di questa manifestazione dobbiamo partire dal lontano 1978, quando un gruppo di amici, ritennero di rinnovare la Pro Loco, lanciando l’idea di far nascere in paese una festa d’estate. Il progetto prende piede anche dal fatto che si voleva caratterizzare Quero, come del resto già succedeva in tutti i paesi della conca, con una manifestazione che richiamasse il turismo locale e desse modo alla gente del posto di divertirsi e socializzare. Non nasce immediatamente come Sagra dei S’cioss. La festa d’estate nel 1978 si è tenuta sul Monte Cornella, in località Casette Rosse, il 15 agosto. La stretta stradina che da via Bastiglia conduce proprio alla meta diventò quell’anno un via vai per un’immensa folla di buongustai che arrivava in paese proprio per prendere parte alla manifestazione. Quell’anno viene ancora ricordato per l’incidente occorso al furgone rosso prestato alla Pro Loco, che a forza di andare su per l’erta stradina si fuse e dovette irrimediabilmente abbandonare la festa per mettersi nelle mani dello sfascia carrozze.

La Pro Loco si rese conto che, pur essendo la località Casette Rosse molto suggestiva per la festa, era uno spazio troppo ridotto per poter accogliere le migliaia di persone che arrivavano. Ecco allora che dopo, nell’ultimo fine settimana di agosto, la manifestazione si spostò nel piazzale del campo sportivo, gentilmente concesso dalla parrocchia. La soluzione fu ottima tanto che la manifestazione richiamò moltissime persone.

L’appuntamento estivo con la festa proseguì così fino al 1981, quando si pensò di anticipare la festa al mese di luglio per il fatto che nel Basso Feltrino le manifestazioni estive erano tutte organizzate nel mese di agosto. La festa querese di luglio prese il nome di Festa Pesana. Dai verbali della Pro Loco del 1981 si rileva che quell’anno le feste estive furono ben due: dal 18 al 26 luglio si tenne la Festa Paesana, mentre dal 15 al 23 agosto venne organizzata l’Estate Querese.

Il desiderio della Pro Loco era  però quello di dare un nome alla festa di luglio, che la contraddistinguesse dalle altre manifestazioni estive e così, nella riunione dei soci Pro Loco del 25 giugno 1981, un consigliere propose di denominare la “ Festa Paesana “ di luglio quale sagra particolare ed il Consiglio, dopo una breve discussione, propose di dare alla festa un’immagine diversa sia sotto il profilo gastronomico sia nella scelta del periodo. Si pensò di caratterizzare la manifestazione con un piatto tipico della zone: qualcuno pensò alla trota, altri ai funghi, altri ancora alle castagne, finché la scelta felice cadde sulla lumaca: l’antico piatto dei poveri. Da quell’anno fu battezzata Sagra dei S’cioss ( nel dialetto locale, “ lumaca “ si dice s’cioss ). Così gli anni ’80 furono caratterizzati da due manifestazioni estive: a luglio, la Sagra dei S’cioss e, a Ferragosto l’Estate Querese.

Entrambe si tenevano sotto un Teatro Tenda di 250 mq. Il cui affitto costava all’incirca seicentomilalire.

Dobbiamo ricordare che la Pro Loco, partita nel lontano 1978 senza alcuna attrezzatura, pian piano diede sempre maggior consistenza alla strumentazione necessaria fino ad arrivare nell’aprile 1989 ad acquistare un container ad uso cucina, da inserire ogni anno all’interno del capannone della festa in modo da rendere più efficace e più organizzato il servizio cucina. In quegli anni la Pro Loco organizzò convegni di elicicultura, mostre e rassegne di mercato sino a partecipare nel settembre 1990 alla rassegna nazionale di elicicultura che si tenne a Cherasco in Piemonte. La visita a questa importante manifestazione servì per approfondire lo studio su questa nuova prospettiva economica per rafforzare i rapporti di amicizia con gli esperti del settore. La Sagra dei S’cioss anno dopo anno si è fatta conoscere ovunque, sino ad attirare persone del Veneto e delle regioni contermini; i giornali ne parlano, la televisione pure.